IT Diario di viaggio
Team: Grace Kantengwa presidente Inshuti Italia Rwanda con Elia Carnelli - consigliere - , Flora Stiz, Paola Caspani e Laura Tettamanti.

16/11/2012 L'addetta al check-in guarda i documenti, guarda Grace: "Lei non può partire. Il passaporto rwandese è scaduto e con il passaporto italiano serve il visto". Grace: "Lei ancora non lo sa, ma la fortuna mi assiste, sempre. Andiamo a sederci nell'ufficio" . Inizia la ns AvventuraRwanda accompagnati da Grace, la fortunata. Anche a Istanbul la fermano insieme al tedesco irritato per il ritardo, lui non ha bisogno del visto e impreca: "Si sieda,prego"-"Non mi piacciono le vs sedie di ....!" Passeranno entrambi. Atterriamo nella notte, ci accoglie Grace2: due occhi grandi e un sorriso dolce.

Siamo a casa INSHUTI: Kybagabaga, via Nyagatare N.366. Nella bellissima casetta alla periferia di KIGALI - capitale del Rwanda- Inshuti ospita i volontari in missione. 
 
17/11/2013
Parco dei Vulcani
. La strada è ben tenuta e appena fuori dalla città il traffico scompare. I cinesi hanno costruito in pochi anni l'intera rete autostradale; dopo il Sud Africa, il Rwanda ha la miglior rete stradale del continente. 1000Colline: su giù in un paesaggio verde smeraldo e ocra. Pendii scoscesi coltivati fino in sommità con fagioli, ananas, manghi, banane, tapioca. Tutto pulito, ordinato, non ci sono cartacce o sacchetti di plastica, non ci sono cloache maleodoranti lungo la via. Mangiamo sambusa piccanti x strada: buoni. Un gruppo di uomini taglia degli eucalipti, gruppi di donne chine a zappare i campi coi i piccoli sulla schiena e i grandi che collaborano: è vacanza per loro.

8 vulcani giacciono tra Congo, Rwanda e Uganda, lì vivono gli ultimi gorilla di montagna, non conoscono i confini, re indiscussi del cuore d'Africa...
 
Musanze. Al mercato per comprare stoffe, Il sorriso di DOLOSELLA mi conquista, le chiedo di farmi un vestito uguale al suo. Batte le mani e ride soddisfatta del risultato insieme a tutte le donne del mercato. Ho qualche problema con il cappello. Improvviso un balletto di ringraziamento e lei, mia sorella africana, si affianca.
Di verde vestite danziamo mentre Il suo bambino continua a dormire beato sulla schiena.


 
19/11/2013 Huye/Butare. Con la nostra fuoristrada guidata da JeanPaul, arriviamo all’antica capitale. Ci aspetta GABRIELLA dell’associazione VARIOPINTO con una pastasciutta zucchine e fagioli. Ci mostra orgogliosa il suo laboratorio di sartoria e la scuola: primarie e secondarie, una sala grande per le conferenze, gran bel lavoro! Donna dal coraggio fuori dal comune che l’ha portata in Rwanda nel 1994 - l'anno del terrore. Non ha più voluto lasciare il paese, aveva troppo da fare qui.
Le donne che incontro in Africa mi insegnano, con la loro sola presenza, il grande messaggio dell'amore.

 

20/11/2013 KAYONZA,  una scuola per il futuro. Abbiamo appuntamento col sindaco per definire l'acquisto dei terreni per la ns associazione. Grace1 la fortunata, Grace2 la dolce e Cecile, il terzo angelo di Inshuti Italia Rwanda, sognano già la scuola, ma la burocrazia è lenta. Prima di formalizzare gli atti dovremo aspettare ancora qualche mese, nonostante la buona volontà e la disponibilità totale del sindaco e del notaio delle terre che per fortuna è presente e ci consiglia la via giusta. lui è presente solo il mercoledì e ovviamente noi siamo li nel giorno giusto! loro non lo sanno, ma la fortuna ci assiste, ce la faremo.
La terra della scuola è terra buona, verde scuro, coltivata da cima a fondo; un boschetto di eucalipti la separa dalla vallata ocra, orlata dalle terrazze che scendono dolci verso la pianura. Sarà una scuola piena di voci allegre e studenti volenterosi, sarà una scuola per i ragazzi di questa regione. Non hanno altre possibilità per studiare se non trasferirsi a Kigali, ma vivere in città costa troppo.
 

21/11/2013 Akagera park. Al Ruzizi tented camp, gli ippopotami sbadigliamo e i black headed birds volano impazienti di preparare il nido alle compagne. E' la ns cena migliore in Rwanda: ringraziamo il direttore di questo lussuoso eco-lodge di proprietà sudafricana. All’alba ci servono la ricca colazione sulla veranda a sbalzo sul lago dove la sera prima avevano acceso, solo per noi, il falò. La prima giraffa sembra di gesso tanto è immobile e ben disegnata. I babbuini corrono lungo la strada di polvere rossa, ecco zebre e gnu e antilopi e water back e tutti gli ungulati e gli uccelli della savana. Mancano solo i leoni, William la guida spiega che presto li importeranno dal SudAfrica. Il governo ha destinato metà dei terreni del parco ai profughi rientrati dall’Uganda dopo la guerra. DonPatrice ci racconterà poi che ancora oggi i profughi arrivano dalla Tanzania, espulsi dalle loro proprietà, bambini abbandonati senza dimora...un’altra storia triste, altre famiglie da aiutare.
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Dopo aver percorso tutto il parco da sud a nord, avvistiamo un branco di 40 elefanti sulle sponde di un lago. La loro sentinella prepara l'agguato, ma William è svelto e lo aggiriamo. Piano piano ci avviciniamo, meglio non esagerare ci sono i piccoli! Jean Paul ride, noi quattro non fiatiamo per la tensione. In un altro laghetto un gruppo di hyppos gioca, due si appartano, si immergono ed emergono insieme, si accoppiano sott’acqua, si separano. Oche e gru e rondini e altri uccelli che non conosco convivono coi coccodrilli lunghi lunghi in ozio sulla battigia a fauci aperte. Il pic nic dovrebbe essere lì vicino, ma è sicuro? un branco di bufali sta facendo la siesta, inizia pure a diluviare. William e JeanPaul faticano a guidare la jeep nel fango ma per fortuna non ci fanno spingere. Mangiamo banane e sambusa dolci al gate nord del parco dove iniziano a vedersi mandrie di vacche africane e gruppi di capre e galline e tutte le fattorie degli ex profughi.
 
Matimba Alla sera incontro DANNY che vuole studiare medicina ma non sa come fare. La mamma, vedova con 7 figli da tirar grandi, quasi va fuori di testa, sola non ce la può fare...Sì,Grace, lo aiuto io e il mio amico Franco ci darà mano x mettere le lampadine in tutte le 3 stanzette in modo che i ragazzi possano studiare la sera. Una famiglia in miseria ora vive serena grazie all'intervento di Inshuti; i ragazzi sono uno più bello dell’altro. Sì, loro meritano ancora di piú, e a noi costa poi così poco.
Nyagatare è una cittadina linda e operosa, qui vive DON PATRICE, ci ospita per due notti. Il sarcedote nero nero che parla bergamasco, ne ha fatte tante di cose per il suo paese! Chi ha il cuore grande qui non ha riposo: incontra una famiglia con un bimbo disabile e lui e apre un centro di accoglienza. In chiesa non ci stanno tutti e allora lui inizia a costruire una chiesa più grande. I ragazzi di strada vivono di strattagemmi e si cacciano nei pasticci? meglio aprire dei laboratori per insegnar loro un mestiere: falegname, elettricista. Collabora con “INSIEME PER LA PACE” L'ASSOCIAZIONE SVIZZERA che attiva pompe d'acqua nei villaggi e per i Batwa avviano insieme un laboratorio con il forno per la tradizionale lavorazione dei vasi in terracotta. E’ in vacanza, ma DonPatrice di cose ne ha ancora tante da fare; mentre ci racconta dei profughi in arrivo dalla Tanzania - è lui il responsabile per il distretto quando c'è da occuparsi di minori - della nuova ala della scuola da finire, cerca i con gli occhi i suoi ragazzi dispersi per strada. Se non rigano dritto li carica in macchina e li riporta a casa, proprio come se fossero tutti figli suoi.

Un cuore grande ma due sole mani. 
 

22/11/2013 KIZIGURO.
I primi ragazzi in ADOZIONI SCOLASTICA di INSHUTI da fotografare ci aspettano nella piazza del paese accompagnati dai genitori, tutti vestiti a festa. La ministro
delle infrastrutture ha una conferenza alla scuola ma prima di entrare abbraccia Grace come fosse una sorella. Tutte e due si impegnano per sostenere il paese e cercano il meglio. Niente foto , la polizia sorveglia.
Ospedale di KIZIGURO. Il direttore ci mostra i MACCHINARI REGALATI DA INSHUTI ora in pieno uso: ecografo e ecoradiografo. Orgolioso si fa largo tra i nuovi reparti in costruzione e chiede a Grace di trovargli altri macchinari. Grace promette, ma gli anticipa che i soldi per spedire i container non ci sono, dovrà farsene carico l’ospedale. Anche il parroco di Kiziguro, soprannominato DON BOLZANO per la città dove ha studiato- ci mostra la sua scuola, limpianto di approvvigionamento dell’acqua. Tutti i Rwandesi rientrati nel loro paese si impegnano per sostenere la crescita e cercano il meglio. 
Dove la campagna è più ricca e più bella, tra alberi di mango e banane, dove e i fiori tingono l'aria di rosso, giallo e bianco, cerchiamo la terra di Grace. La sua famiglia viveva qui prima della guerra del ‘59, le donne si ricordano di lei e del suo papa. Grace annota sul taccuino nomi e riferimenti dettagliati, spera un domani di riaverla indietro, ce la può fare grazie ai testimoni presenti che ricordano per lei che allora aveva solo 3 anni ... ma lei è una donna fortunata, ce la farà.

RUBAGABAGA villaggio di Flora. Altri bambini e altre famiglie vestite a festa ci aspettano al villaggio. Foto di bimbi, pagelle e report per un paio d'ore, finchè diventa buio. Troppi bimbi con le croste sulla testa, basterebbe avere lamette monouso per non infettarsi l’un l’altro. L’adozione scolastica con Inshuti, con solo €200 , provvede a pagare l’assistenza sanitaria, divisa+scarpe, testi scolastici e un pasto al dì. Controlliamo che i soldi vengano spesi per i ragazzi. Il bimbo con problemi di apprendimento, deve essere accompagnato al centro di accoglienza di DonPatrice, ha bisogno di cure specializzate. Qualcuno di Inshuti provvederà per la retta, speriamo
 
23/11/2013 Gahini Mutara. Anche questa sera manca l'acqua e pure la luce a Nyagatare. Sopravviveremo. Incontriamo la prima stundentessa universitaria di inshuti JENNIFER: esile, dal lungo collo, timida. Con un filo di voce di racconta dei suoi studi, vuole finire il corso di accounting e le serve un aiuto. Grace annota. COOPERATIVA DONNE A GAHINI. Impacchettiamo il bagaglio e via verso Gahini dove sta sorgendo la cooperativa donne. I muri in mattoni rossi già delimitano i locali, in breve tempo sarà terminata. Grace tratta l’acquisto del lotto di terreno vicino per completare il centro con una sala multiuso + servizi, che possano accogliere donne con bimbi da proteggere. Severina, collaboratrice “Dell’associazione medici per la pace” ha promesso tutto il suo appoggio per fornire materiale e mezzi al centro per svolgere attività di consultorio femminile e counseling.
Il cielo diventa buio, meglio avviarsi verso la SCUOLA PRIMARIA DI RUKORE NYAMIYAGA Il viaggio è una discesa sorprendentemente ripida verso la valle dell'Eden. Il direttore in sella al moto taxi sobbalza tra i solchi profondi della terra rossa, in quattro strette sul sedile posteriore della jeep cerchiamo di fare qualche foto tra uno scossone e una curva, il telefono di Grace trilla in continuazione. I bimbi vestiti di panni marroni&buchi ci vengono incontro sorridendo sorpresi: Musungu!
Giocano a trottola, a palla di pezza, a bastone con la ruota; sono liberi, sono felici.

Dove la montagna finisce, nello slargo della valle chiusa ecco il tetto azzurro della scuola. L'emozione di Grace è ancora luce nei suoi occhi: vedi l'ala vecchia come è tutta sgarruppata? Vedi le finestre rotte, le lavagne a pezzi, i muri in fango? Prima era ancora peggio..... Oggi la scuola ha preso un attestato di eccellenza e da scuola con studenti insuff è arrivata ad essere scuola di bimbi tra i primi a livello nazionale. La soddisfazione è grande. Elia, ormai senza più speranza, incontro il suo studente. Non so come, ha saputo che eravamo alla scuola e ci ha raggiunto; anni 10 ci parla in inglese in questo villaggio sperduto nel cuore d'Africa. Da grande vuole diventare “PrimoMinistro”!
Risaliamo la collina di fango rosso con le ruote che scivolano, stavolta siamo in 5 ancora più stretti sulla jeep. Il moto taxi ci ha lasciato per paura del temporale. Sulla salita incontriamo l’altro bimbo che cercavamo: ha una gamba sola e si appoggia con tutto il corpo ad una gruccia per camminare. Con una gamba, un braccio e il diluvio universale era fuori a cercare la legna per la sua mamma.... No, non ride questo bimbo e io non ho il coraggio di chiederglielo per farlo più bello sulla foto. Lui è bellissimo nella sua fierezza di uomo bambino abituato a sopportare senza lamentarsi, con un piede scalzo su e giù dalla collina scoscesa di fango rosso. Inshuti vuole cercare una scuola dove possa alloggiare e studiare, un ragazzo in più x DonPatrice! Inshuti provvederà al SOSTEGNO DEI BIMBI CON GRAVI DIFFICOLTA.
La messa è finita, la gente esce dalla chiesa e si porta a casa la panca. 
 
Nella stanza 3x2 ci accolgono per il pranzo: banane e latte. Tutti sono pronti per le foto: pettinati e vestiti a festa posano alla luce della finestra mentre le donne mostrano orgogliose i loro figli. Foto pagelle report: Francis aiuta Grace a predisporre la documentazione. Tutto bene, ma il bimbo con le verrucche va portato in ospedale, Elia teme il contagio. E... sarebbe meglio evitare i rimedi dello stregone, non serve bruciare i bimbi in fronte se hanno il mal di testa!
Rifletto. Mai mi sarei immaginata di arrivare fino al cuore dell'Africa, sotto una pioggia fredda, mangiare banane e bere latte dentro una casetta di fango, circondata da donne e bambini quasi da soffocare in compagnia della mia migliore amica che con lo sguardo capisce e condivide la mia domanda muta. Perchè noi abbiamo tutto e loro hanno così poco?” Laura ed io ci conosciamo dai tempi del liceo, le ragazze grandi hanno la stessa età, ma non certo le nostre stesse chance. Guardo Grace, la sua instancabile determinazione e mi dico, “Non possiamo lasciarla sola. Grace e Inshuti hanno la forza per fare, tutti hanno diritto ad un futuro migliore”. 
 
DON ATTANASE ci aspetta dalle 15 alla diocesi di KIBUNGO . Lui è la persona di fiducia del nuovo vescovo e seguirà la scuola di Kayonza per conto di Inshuti, lui ha studiato a Roma e parla italiano fluently come tutti i sacerdoti ruandesi. Sarà il nostro punto di riferimento, uomo all'altezza dell'arduo compito. Inshuti il cuore del progetto, la diocesi il braccio e la testa organizzativa insieme alla scuola alberghiera di San Pellegrino Terme di Bergamo.
Riusciamo ad incontrare anche il vescovo in un lampo appena finita la messa, nel buio nero della notte. Non riesco neppure a scattare una foto .

Prima di rientrare alla base passiamo a salutare TITO il senatore benvoluto da tutti, il Mosè del Rwanda. Oggi non si parla più di etnie: i giovani crescono ritrovando la forza di un popolo unito, che da solo ha sconfitto i signori della guerra. Tante le cose da fare e pochissime le risorse. Tito si batte contro la corruzione impegnandosi per eleminare le divisioni razziali. Nella sua casa non c’è acqua calda e lui, aiutato da Cecile, cresce e sostiene un gruppo di 30 orfani come fossero una famiglia.
 
24/11/2013 KIGALI domenica mattina, messa cantata. Anche mia figlia Laura assiste ad una messa africana ora, a Cape Town! Canto&ballo con lei e con questo popolo che ha bisogno di ritrovare la pace. Andiamo a bere una caffe all'hotel des Mille collines”. Per pranzo cuociamo spaghetti con salame e parmigiano da condividere con i nostri STUDENTI UNIVERSITARI: GEOFFRY STEVEN e TARCISIO. Ci raccontano della vita a Kigali, delle difficolta dovute alla carenza di libri, strumenti tecnologici, distanze da percorrere a piedi di ore per secarsi alle lezioni. Quanti i sacrifici fanno i ns ragazzi! Raccontano la soddisfazione grande per avercela fatta, grazie alla loro tenacia e all’aiuto di INSHUTI. L’università costa anche a Kigali, ma per loro vale la pena cercare fondi, loro se lo meritano e studiano tanto. 14
Di nuovo pioggia nella via verso L'AVAMPOSTO INSHUTI ALLA PERIFERIA DI KIGALI - KANOMBE Foto pagelle e report: tutti che vogliono raccontarci la loro storia. Ragazze che meritano di proseguire alluniversità e altre che invece devono studiare meglio. Il capofamiglia Emmanuel è così onorato dalla ns presenza che non dice una parola per tutto il tempo. Lui e la moglie osservano “l’invasione” di INSHUTI nella loro salotto di casa, c’è anche la TV. Prima abitavano in una bidonville, oggi hanno un lavoro e ci aiutano. GEOFFREY, l’universitario, è completamente immerso nel suo nuovo ruolo di tutor Inshuti: studia scienze umane.
Sarà una preziosa risorsa per noi. 
 
25/11/2013 Memoriale. Ultimo giorno dedicato al Rwanda. La visita si svolge in silenzio, non riusciamo neppur ad immaginare cosa possa essere successo. Impossibile, eppure le guerre, i genocidi non sono finiti. Vi invito a guardare le foto e a leggere il dramma di questo popolo culminato nel genocidio del 1994.
A pranzo incontriamo SUNDEN il ns 5° universitario, il figlio di Flora. Quando due anni fa Flora accompagnò la sua amica Elia in Rwanda con Grace erano al villaggio di Mutara e SUNDEN si avvicinò curioso. Scoperto ch
e arrivavano dall’Italia chiese di Roma, Venezia, Firenze... Immaginatevi un villaggio sperduto, no internet, no libri di testo e lui che sapeva... Elia ha subito colto lintelligenza del suo sguardo e lha nesso nelle braccia di Flora. È il migliore del suo corso di finanza.
Manca ancora da visitare Vunga e la zona dove è per conto di INSHUTI lavora Chantal la sorella di Ciprien il ns vicepresidente che ora si trova in Zambia. Manca ancora da visitare Nyungwe il parco dei ponti sospesi, degli scimpanzè, eden per i birdwatchers... sarà per il prossimo viaggio.
Grace instancabile continua a parlare al telefono in italiano, english, kinyarwanda, swahili, ugandese. Conosce pure il francese e ovvio! il dialetto bergamasco e varesotto.

Ho imparato che in Rwanda non si chiede: ”quanti anni hai?”, ho imparato che non si chiede dei genitori. Troppi sono i bimbi cresciuti orfani per strada che non conoscono la loro storia. Oggi il paese ricomincia cancellando le divisioni che hanno dato origine alla guerra, oggi il paese ricomincia dai giovani e dalla scuola. Questo è l’impegno di Grace e di Inshuti. 
 

Un giorno MadreTeresa di Calcutta disse a Grace: “ Abbi coraggio, la Vergogna è di quelli che non osano chiedere per i più deboli”. 
 

Paola Caspani, volontario di INSHUTI ITALIA RWANDA onlus.



 

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