16/11/2012 L'addetta al check-in guarda i documenti, guarda Grace: "Lei non può partire. Il passaporto rwandese è scaduto e con il passaporto italiano serve il visto". Grace: "Lei ancora non lo sa, ma la fortuna mi assiste, sempre. Andiamo a sederci nell'ufficio" . Inizia la ns AvventuraRwanda accompagnati da Grace, la fortunata. Anche a Istanbul la fermano insieme al tedesco irritato per il ritardo, lui non ha bisogno del visto e impreca: "Si sieda,prego"-"Non mi piacciono le vs sedie di ....!" Passeranno entrambi. Atterriamo nella notte, ci accoglie Grace2: due occhi grandi e un sorriso dolce.
Siamo a casa INSHUTI: Kybagabaga, via Nyagatare N.366. Nella bellissima casetta alla periferia di KIGALI - capitale del Rwanda- Inshuti ospita i volontari in missione.
Parco dei Vulcani. La strada è ben tenuta e appena fuori dalla città il traffico scompare. I cinesi hanno costruito in pochi anni l'intera rete autostradale; dopo il Sud Africa, il Rwanda ha la miglior rete stradale del continente. 1000Colline: su giù in un paesaggio verde smeraldo e ocra. Pendii scoscesi coltivati fino in sommità con fagioli, ananas, manghi, banane, tapioca. Tutto pulito, ordinato, non ci sono cartacce o sacchetti di plastica, non ci sono cloache maleodoranti lungo la via. Mangiamo sambusa piccanti x strada: buoni. Un gruppo di uomini taglia degli eucalipti, gruppi di donne chine a zappare i campi coi i piccoli sulla schiena e i grandi che collaborano: è vacanza per loro.
8 vulcani giacciono tra Congo, Rwanda e Uganda, lì vivono gli ultimi gorilla di montagna, non conoscono i confini, re indiscussi del cuore d'Africa...
Di verde vestite danziamo mentre Il suo bambino continua a dormire beato sulla schiena.
Le donne che incontro in Africa mi insegnano, con la loro sola presenza, il grande messaggio dell'amore.
20/11/2013 KAYONZA, una scuola per il futuro. Abbiamo appuntamento col sindaco per definire l'acquisto dei terreni per la ns associazione. Grace1 la fortunata, Grace2 la dolce e Cecile, il terzo angelo di Inshuti Italia Rwanda, sognano già la scuola, ma la burocrazia è lenta. Prima di formalizzare gli atti dovremo aspettare ancora qualche mese, nonostante la buona volontà e la disponibilità totale del sindaco e del notaio delle terre che per fortuna è presente e ci consiglia la via giusta. lui è presente solo il mercoledì e ovviamente noi siamo li nel giorno giusto! loro non lo sanno, ma la fortuna ci assiste, ce la faremo.
La terra della scuola è terra buona, verde scuro, coltivata da cima a fondo; un boschetto di eucalipti la separa dalla vallata ocra, orlata dalle terrazze che scendono dolci verso la pianura. Sarà una scuola piena di voci allegre e studenti volenterosi, sarà una scuola per i ragazzi di questa regione. Non hanno altre possibilità per studiare se non trasferirsi a Kigali, ma vivere in città costa troppo.
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Nyagatare è una cittadina linda e operosa, qui vive DON PATRICE, ci ospita per due notti. Il sarcedote nero nero che parla bergamasco, ne ha fatte tante di cose per il suo paese! Chi ha il cuore grande qui non ha riposo: incontra una famiglia con un bimbo disabile e lui e apre un centro di accoglienza. In chiesa non ci stanno tutti e allora lui inizia a costruire una chiesa più grande. I ragazzi di strada vivono di strattagemmi e si cacciano nei pasticci? meglio aprire dei laboratori per insegnar loro un mestiere: falegname, elettricista. Collabora con “INSIEME PER LA PACE” L'ASSOCIAZIONE SVIZZERA che attiva pompe d'acqua nei villaggi e per i Batwa avviano insieme un laboratorio con il forno per la tradizionale lavorazione dei vasi in terracotta. E’ in vacanza, ma DonPatrice di cose ne ha ancora tante da fare; mentre ci racconta dei profughi in arrivo dalla Tanzania - è lui il responsabile per il distretto quando c'è da occuparsi di minori - della nuova ala della scuola da finire, cerca i con gli occhi i suoi ragazzi dispersi per strada. Se non rigano dritto li carica in macchina e li riporta a casa, proprio come se fossero tutti figli suoi.
Un cuore grande ma due sole mani.
delle infrastrutture ha una conferenza alla scuola ma prima di entrare abbraccia Grace come fosse una sorella. Tutte e due si impegnano per sostenere il paese e cercano il meglio. Niente foto , la polizia sorveglia.
RUBAGABAGA villaggio di Flora. Altri bambini e altre famiglie vestite a festa ci aspettano al villaggio. Foto di bimbi, pagelle e report per un paio d'ore, finchè diventa buio. Troppi bimbi con le croste sulla testa, basterebbe avere lamette monouso per non infettarsi l’un l’altro. L’adozione scolastica con Inshuti, con solo €200 , provvede a pagare l’assistenza sanitaria, divisa+scarpe, testi scolastici e un pasto al dì. Controlliamo che i soldi vengano spesi per i ragazzi. Il bimbo con problemi di apprendimento, deve essere accompagnato al centro di accoglienza di DonPatrice, ha bisogno di cure specializzate. Qualcuno di Inshuti provvederà per la retta, speriamo.
Giocano a trottola, a palla di pezza, a bastone con la ruota; sono liberi, sono felici.
Dove la montagna finisce, nello slargo della valle chiusa ecco il tetto azzurro della scuola. L'emozione di Grace è ancora luce nei suoi occhi: vedi l'ala vecchia come è tutta sgarruppata? Vedi le finestre rotte, le lavagne a pezzi, i muri in fango? Prima era ancora peggio..... Oggi la scuola ha preso un attestato di eccellenza e da scuola con studenti insuff è arrivata ad essere scuola di bimbi tra i primi a livello nazionale. La soddisfazione è grande. Elia, ormai senza più speranza, incontro il suo studente. Non so come, ha saputo che eravamo alla scuola e ci ha raggiunto; anni 10 ci parla in inglese in questo villaggio sperduto nel cuore d'Africa. Da grande vuole diventare “PrimoMinistro”!
Risaliamo la collina di fango rosso con le ruote che scivolano, stavolta siamo in 5 ancora più stretti sulla jeep. Il moto taxi ci ha lasciato per paura del temporale. Sulla salita incontriamo l’altro bimbo che cercavamo: ha una gamba sola e si appoggia con tutto il corpo ad una gruccia per camminare. Con una gamba, un braccio e il diluvio universale era fuori a cercare la legna per la sua mamma.... No, non ride questo bimbo e io non ho il coraggio di chiederglielo per farlo più bello sulla foto. Lui è bellissimo nella sua fierezza di uomo bambino abituato a sopportare senza lamentarsi, con un piede scalzo su e giù dalla collina scoscesa di fango rosso. Inshuti vuole cercare una scuola dove possa alloggiare e studiare, un ragazzo in più x DonPatrice! Inshuti provvederà al SOSTEGNO DEI BIMBI CON GRAVI DIFFICOLTA.
La messa è finita, la gente esce dalla chiesa e si porta a casa la panca.
Riusciamo ad incontrare anche il vescovo in un lampo appena finita la messa, nel buio nero della notte. Non riesco neppure a scattare una foto .
Prima di rientrare alla base passiamo a salutare TITO il senatore benvoluto da tutti, il Mosè del Rwanda. Oggi non si parla più di etnie: i giovani crescono ritrovando la forza di un popolo unito, che da solo ha sconfitto i signori della guerra. Tante le cose da fare e pochissime le risorse. Tito si batte contro la corruzione impegnandosi per eleminare le divisioni razziali. Nella sua casa non c’è acqua calda e lui, aiutato da Cecile, cresce e sostiene un gruppo di 30 orfani come fossero una famiglia.
Di nuovo pioggia nella via verso L'AVAMPOSTO INSHUTI ALLA PERIFERIA DI KIGALI - KANOMBE Foto pagelle e report: tutti che vogliono raccontarci la loro storia. Ragazze che meritano di proseguire all’università e altre che invece devono studiare meglio. Il capofamiglia Emmanuel è così onorato dalla ns presenza che non dice una parola per tutto il tempo. Lui e la moglie osservano “l’invasione” di INSHUTI nella loro salotto di casa, c’è anche la TV. Prima abitavano in una bidonville, oggi hanno un lavoro e ci aiutano. GEOFFREY, l’universitario, è completamente immerso nel suo nuovo ruolo di tutor Inshuti: studia scienze umane.
Sarà una preziosa risorsa per noi.
A pranzo incontriamo SUNDEN il ns 5° universitario, il figlio di Flora. Quando due anni fa Flora accompagnò la sua amica Elia in Rwanda con Grace erano al villaggio di Mutara e SUNDEN si avvicinò curioso. Scoperto che arrivavano dall’Italia chiese di Roma, Venezia, Firenze... Immaginatevi un villaggio sperduto, no internet, no libri di testo e lui che sapeva... Elia ha subito colto l’intelligenza del suo sguardo e l’ha nesso nelle braccia di Flora. È il migliore del suo corso di finanza.
Grace instancabile continua a parlare al telefono in italiano, english, kinyarwanda, swahili, ugandese. Conosce pure il francese e ovvio! il dialetto bergamasco e varesotto.
Ho imparato che in Rwanda non si chiede: ”quanti anni hai?”, ho imparato che non si chiede dei genitori. Troppi sono i bimbi cresciuti orfani per strada che non conoscono la loro storia. Oggi il paese ricomincia cancellando le divisioni che hanno dato origine alla guerra, oggi il paese ricomincia dai giovani e dalla scuola. Questo è l’impegno di Grace e di Inshuti.
Un giorno MadreTeresa di Calcutta disse a Grace: “ Abbi coraggio, la Vergogna è di quelli che non osano chiedere per i più deboli”.
Paola Caspani, volontario di INSHUTI ITALIA RWANDA onlus.
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