Italy Farm
In un contesto sociale e comunitario tuttora lacerato e segnato da alti tassi di disoccupazione, la realizzazione di piccoli progetti si è dimostrata in questi anni uno strumento efficace di miglioramento delle condizioni di vita di numerose famiglie in difficoltà economica, un sostegno concreto alla possibilità di renderle autosufficienti.
Il presente progetto, quindi, costituisce una soluzione importante ai problemi legati all’agricoltura e all’allevamento in un paese dove gli appezzamenti di terreno disponibili per gli abitanti sono molto esigui: la media è inferiore a mezzo ettaro.
A tale scopo, l’Associazione INSHUTI Italia-Rwanda intende realizzare presso la località Kayonza, che dista circa 130 km dalla capitale Kigali, una fattoria didattica e un piccolo granaio con annesso un piccolo mulino, che potrebbe servire sia per la fattoria e per i villaggi limitrofi, il tutto partendo e valorizzando la cultura e la tradizione locale. Infatti, l’approccio nel realizzare questo intervento parte proprio dal valorizzare ciò che di positivo è stato fatto e piano piano cercare di modificare ciò che di meno positivo certe usanze possono aver apportato.
Il terreno è stato scelto nei pressi di una fonte di acqua, ricavata dagli abitanti del villaggio, con un piccolo laghetto artigianale che però durante i mesi estivi si prosciuga a causa della scarsa profondità del terreno. L’intento è quello di realizzare le opere necessarie al miglioramento di questa fonte di acqua indispensabile anche per l’intero villaggio e successivamente dare avvio alla realizzazione della fattoria dotandola di generatori di corrente e strutture idonee per il sostentamento e lo sviluppo di alcune famiglie locali.
Grazie alla collaborazione di personale locale, sono state individuate quattro famiglie che si trovano in una condizione di estrema povertà, alle quali è stato proposto di unire le loro forze in una cooperativa per l’allevamento di bovini e la conseguente produzione di latte e formaggi.
L’idea è quella di poter acquistare ed allevare, in una prima fase iniziale, circa n° 20 mucche così ripartite:
10 mucche razza Mista + 10 mucche razza Esotica
Questi bovini si differenziano principalmente per la quantità di latte prodotto e per la resistenza alle condizioni climatiche. La mucca esotica risulta essere molto più sensibile sia al clima che alle condizioni ambientali ma, in compenso, è in grado di produrre un maggior quantitativo di latte. La scelta di miscelare le due differenti razze, dovrebbe garantire una maggiore stabilità produttiva.
La produzione di latte, derivante da questo allevamento, servirà così a fornire sostentamento sia al nucleo familiare che ad offrire la possibilità di commercializzarlo direttamente o trasformarlo in formaggio, per venderlo nel mercato della capitale generando reddito. Si è calcolato, infatti, che attraverso la lavorazione del latte, prodotto giornalmente dalle mucche, le famiglie possono arrivare a produrre sino a 4 formaggi al giorno.
Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di alcuni corsi formativi rivolti alle famiglie. Verranno insegnate le corrette tecniche di mungitura, le tecniche agricole riguardanti le principali colture presenti nella regione, la produzione e l’utilizzo del concime organico per migliorare la resa del suolo ed evitare, in questo modo, l’impoverimento del terreno. I corsi saranno condotti sia da alcuni agricoltori specializzati italiani, che da personale locale esperto nel campo dell’allevamento e dell’agricoltura, con lo scopo di rendere consapevoli ed autonome queste famiglie per non dover continuamente dipendere dagli aiuti esterni di altre persone.
Una volta sviluppatosi, il progetto potrà comprendere altre figure lavorative e quindi altre famiglie, con la possibilità di poter estendere l’attività lavorativa anche alla coltivazione di alcuni terreni circostanti. Il tutto per fornire opportunità di lavoro e consentire un auto-produzione per il sostentamento delle persone del loco e contribuire al miglioramento della situazione socio-economica delle famiglie e delle persone coinvolte nel progetto. Oltre che generare reddito da investire in altri progetti dell’associazione al fine di poter sostenere altri nuclei familiari.
Siamo certi che questo progetto renderà queste famiglie parte integrante della futura società imprenditrice rwandese dando loro sicurezza per il futuro, senza più dipendere da aiuti umanitari che raramente le coinvolgono direttamente.